giovedì 15 luglio 2010

Penso. Dunque scrivo.

Non intendo assolutamente redigere un editoriale per spiegare questa mia personale iniziativa.
Non sono a tal punto affetto da civettuosa vanità.
Preferisco invece spiegare le ragioni che mi hanno spinto ad adottare un'espressione dialettale quale "u ciumi tira pettri" per dotare di nome questo blog.
Spiegazione lessicale per chi non padroneggia il dialetto siciliano e d'intenti per chi conosce quest'espressione sempre meno in uso.
Con l'immagine del fiume che scaglia macigni s'intende uno stato d'animo ed una condizione eccezionale dove le avversità sembrano assumere l'irruenza del fiume che, rotti gli argini, inonda il terreno circostante con il carico di pietre e acqua che ne segue.
Spesso dunque si associa sia alla condizione individuale (sono in uno stato di tale difficoltà che anche gli elementi della natura tramano ai miei danni), sia per sottolineare gli stati d'incoscienza (ridiamo mentre il fiume ci sommerge con il carico di acque e detriti).
Volendo presuntuosamente e quotidianamente inondare di macigni e acque chi avrà piacere di accompagnarmi in quest'esperimento e di proporre i propri contributi, il blog prende proprio per queste ragioni nome e funzioni del fiume: "tira pettri".
Sarà piacevole ridere nei giorni a seguire delle acrobazie del polpo Paul e delle sue arti divinatorie senza per questo distrarre lo sguardo da ben altre piovre e da ben più soffocanti tentacoli rispetto al placido cefalopode.
Spero di incontrare nuove forme di scrittura e di espressione capaci di imprimere vitalità nuova ad argomenti esausti.
Del resto è solo un esperimento. Come ogni attività scritta. Solo un esperimento.
Giuseppe D'Urso, insegnante molto precario. Da Catania

2 commenti:

  1. ciao, sono pssata nel tuo blogg e devo dire niente male.. un po' alla volta, tempo permettendo, me lo leggo tutto!! complimenti! bacio

    RispondiElimina
  2. Ho dato un'occhiata al tuo blog , complimenti ! Una volta lo avevo anch'io ma non riesco più a seguirlo per cui l'ho eliminato . ciao Ninda

    RispondiElimina