Caro Ministro Fornero,
probabilmente avrà un retrogusto tutto "british" affermare che "il lavoro non è un diritto" e che "deve essere guadagnato, anche attraverso il sacrificio", come Lei ha dichiarato al WSJ.
Io purtroppo sono siciliano e le sue parole non mi evocano nessuna suggestione anglosassone ma tanto mi ricordano quel "cu ti runa u pani chiamalu patri" contro cui Placido Rizzotto, Totò Carnevale, Peppino impastato e centinaia di altri uomini hanno combattuto fino alla morte.
Per garantire il lavoro come diritto e non come graziosa concessione a cui rimanere riconoscenti. Per garantire anche a lei di poter esercitare la sua professione di accademica senza dover tenere il cappello in mano.
Giuseppe D'Urso, insegnante molto precario, da Catania.
probabilmente avrà un retrogusto tutto "british" affermare che "il lavoro non è un diritto" e che "deve essere guadagnato, anche attraverso il sacrificio", come Lei ha dichiarato al WSJ.
Io purtroppo sono siciliano e le sue parole non mi evocano nessuna suggestione anglosassone ma tanto mi ricordano quel "cu ti runa u pani chiamalu patri" contro cui Placido Rizzotto, Totò Carnevale, Peppino impastato e centinaia di altri uomini hanno combattuto fino alla morte.
Per garantire il lavoro come diritto e non come graziosa concessione a cui rimanere riconoscenti. Per garantire anche a lei di poter esercitare la sua professione di accademica senza dover tenere il cappello in mano.
Giuseppe D'Urso, insegnante molto precario, da Catania.
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